Economia & Lavoro

Coronavirus, gli aiuti alle famiglie e alle imprese

Le misure per la sospensione di mutui, prestiti e affitti in provincia di Ragusa

Imporre la chiusura di gran parte delle attività produttive e commerciali e limitare i nostri spostamenti è stata l’unica arma a nostra disposizione per limitare la diffusione del Covid-19. Trend e statistiche vedono la Sicilia come una delle regioni che potrebbe uscire prima dall’emergenza sanitaria rispetto agli altri, a condizioni che nelle prossime settimane non si allenti l’attenzione sul problema. Inevitabilmente, le restrizioni hanno creato una serie di difficoltà economiche, ma il Governo – con il Decreto Cura Italia – ha previsto una serie di interventi a sostegno delle famiglie e delle imprese.

Sospensione dei mutui e dei finanziamenti per le famiglie

Questo è un primo punto delicato, perché sono state le singole banche a decidere come comportarsi. Nel nostro territorio, la prima a muoversi è stata la Banca Agricola Popolare di Ragusa che ha messo a disposizione dei propri clienti la possibilità di sospendere rate dei mutui e finanziamenti fino al 30 giugno 2020. Chi ne usufruisce, pagherà la sola quota interessi del periodo di sospensione in un’unica rata a luglio, mentre riprenderà a pagare l’intera rata (capitale + interessi) a partire dal mese successivo, senza costi aggiuntivi né interessi ulteriori sul piano di ammortamento allungato.

Ogni istituto di credito si muove secondo le proprie regole, quindi se avete un prestito o un mutuo, bisogna direttamente verificare con la vostra banca se c’è o meno l’opportunità di sospendere il pagamento delle rate.

Sospensione dei mutui prima casa

Discorso diverso per chi sta pagando un mutuo per l’acquisto o la ristrutturazione della prima casa. Nel Decreto Cura Italia, infatti, è stata varata una misura che consente la sospensione del pagamento delle rate, al sussistere di condizioni ben definite. In particolare, si può sospendere il pagamento delle rate per un massimo di 18 mesi. I finanziamenti che si possono sospendere sono mutui per acquisto (oppure acquisto e ristrutturazione) della prima casa, ma possono goderne i possessori di immobili di lusso della categoria A1, A8 e A9. Inoltre, il mutuo deve essere stato accesso da almeno un anno, non deve superare i 250 mila euro e – soprattutto – non si deve avere un ritardo nei pagamenti superiore a 90 giorni.

Possono richiedere la sospensione del mutuo prima casa coloro che:

  • hanno perso il lavoro a tempo determinato o indeterminato
  • hanno perso il lavoro di tipo parasubordinato, o di rappresentanza commerciale o di agenzia
  • sono stati sospesi o hanno subito una riduzione dell’orario di lavoro per un periodo di almeno 30 giorni

Tutte le richieste vanno effettuate entro il 31 dicembre 2020.

Sospensione mutui e finanziamenti per le partite iva

Micro, piccole e medie imprese, professionisti, ditte individuali, lavoratori autonomia titolari di partita IVA che hanno in corso dei finanziamenti, possono richiedere la sospensione integrale delle rate. Unica condizione necessaria è che le loro esposizioni debitorie non siano classificate come “crediti deteriorati” alla data del 18 marzo 2020. La moratoria per le imprese permette di sospendere le rate fino al 30 settembre 2020.

Finanziamenti agevolati alle imprese siciliane

La Banca Agricola Popolare di Ragusa ha sottoscritto un accordo con IRFIS (Società finanziaria regionale attiva nel microcredito) per finanziare le imprese siciliane messe in ginocchio dall’attuale emergenza sanitaria. L’accordo prevede un contributo a fondo perduto pari al 5% (fino a un massimo di 5 mila euro) sui finanziamenti concessi dalla BAPR dalla durata di almeno 15 mesi. Saverio Continella, Direttore Generale della BAPR ha dichiarato: “Stiamo cercando di aiutare in tutti i modi possibili le aziende siciliane, come abbiamo sempre fatto”.

Pagamento degli affitti

Una delle questioni economiche più discusse in queste settimane di emergenza sanitaria legata al Coronavirus è quella legata al pagamento degli affitti. Nelle ultime ore si sono profilate delle interessanti novità che potrebbero portare ad accordi semplificati tra affittuari e affittanti per una riduzione delle spese. Per entrare nel merito della questione, molti legali sostengono che rinegoziare il contratto d’affitto (sia di un immobile residenziale che di natura commerciale) sia la soluzione più equilibrata in questo momento di difficoltà comune. Tanto da fare riferimento a diversi codici del nostro ordinamento giuridico, a partire dall’Articolo 2 della Costituzione che richiede “l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale”.

Dopo aver raggiunto il nuovo accordo, il proprietario dell’immobile deve registrare il contratto – senza oneri aggiuntivi – all’Agenzia delle Entrata, compilando il “Modulo 69” entro 30 giorni dalla data dell’accordo. Questo consentirà a chi è in affitto di poter pagare una cifra commisurata alle sue condizioni lavorative e professionali attuali, mentre chi affitta avrà sì un minore introito, ma almeno potrà pagare le imposte su quanto davvero incassato e non su canoni magari maggiori, ma che avrebbe difficoltà a riscuotere.

A Modica, con la delibera numero 60 del 30 marzo 2020, la Giunta Comunale ha approvato un sostegno economico di 111 mila euro per le famiglie e le imprese per il pagamento degli affitti. In particolare, per le famiglie residenti a Modica, i cui componenti non percepiscono un reddito sufficiente né altro contributo economico per far fronte al pagamento dell’affitto, è garantito un sostegno economico entro il tetto massimo di 400,00 €, con pagamento diretto al proprietario dell’immobile. Per le imprese, invece, viene garantito un sostegno economico nella misura massima del 40% dell’ammonte del canone di locazione, entro il tetto massimo di 1000,00 euro, anche in questo caso con pagamento diretto al proprietario dell’immobile.

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